L’utilizzo dell’idrogeno verde come vettore di energia. La strada maestra per la decarbonizzazione. Dove è competitivo e dove non lo è. È veramente una alternativa valida alle batterie sulle automobili o uno spreco?
Lo ha affermato alla conferenza internazionale IAC 2022 (International Astronautical Congress) presentando due studi:
1) Navette riutilizzabili.
Il primo progetto riguarda la navicella riutilizzabile SUSIE (Smart Upper Stage for Innovative Exploration).
Lo scopo è quello di fornire una navicella riutilizzabile per non dipendere più né dalla Russia (con Soyuz) né dagli USA (con Crew Dragon o Boeing Starliner).
ArianeGroup SUSIE: la navicella spaziale riutilizzabile europea
2) Booster riutilizzabili.
Il secondo (già noto da tempo) Ariane Group svilupperà i razzi spaziali riutilizzabili ed ecologici per ESA e l’Europa. Anche questo è un progetto che ha come obiettivo il 2026.
Il progetto di sviluppo si chiama SALTO (Reusable StrAtegic space Launcher Technologies & Operations) dedicato all’atterraggio dei nuovi vettori che eseguiranno i test dimostrativi da Kiruna in Svezia.
ENLIGHTEN (European iNitiative for Low cost, Innovative & Green High Thrust Engine) invece sarà dedicato ai motori riutilizzabili e sarà il successore di Prometheus. Questi propulsori dovrebbero impiegare metano o idrogeno (insieme all’ossigeno) come alimentazione.
Con l’arrivo di SpaceX sul mercato dei lanci spaziali molto è cambiato sul come affrontare (e a quali costi) l’immissione di un carico utile in orbita. La società di Elon Musk, grazie a un vettore ormai affidabile come Falcon 9, può contare su prezzi ridotti e su una cadenza di lancio impressionante (per esempio recentemente sono state effettuate tre missioni in due giorni).
Ora finalmente anche l’ESA vuole cercare di percorrere la stessa strada e lo farà grazie Un dettaglio del progetto lo trovate qui:
In questi giorni su molti media si parla della scoperta della vita su Marte. Credo utile divulgare un chiarimento in merito al fine di evitare false interpretazioni. Avevo pensato di preparare un articolo specifico poi ho trovato invece su Coelum una sintesi molto chiara che quindi vi ripropongo in questo link.
Abituati da cinquant’anni a pensare alla NASA ed a ROSCOMOS come gli unici enti in grado di accedere allo spazio, siamo rimasti sorpresi nel constatare che un’azienda privata coma la SpaceX di Elon Musk possa sviluppare tecnologie di accesso allo spazio che, di fatto, hanno superato abbondantemente quelle delle agenzie spaziali governative. È il caso della Starship, una vera e propria nave spaziale completamente riutilizzabile che ha già superato tutti i test necessari per essere considerata idonea a portare anche l’uomo sulla Luna. Infatti, è stata scelta dalla NASA come mezzo di discesa sul suolo lunare nel suo programma Artemis. Ma non finirà certame li. Ha già tutto ciò che serve per arrivare anche su Marte.
L’esperienza di oltre mezzo secolo di vita nello spazio ha permesso di progettare e realizzare una nuova stazione spaziale, non più orbitante attorno alla Terra, bensì attorno alla Luna. Il Gateway. Punto di riferimento e di comunicazione con la Terra per i nuovi astronauti e coloni del progetto Artemis che porteranno finalmente donne e uomini di nuovo sulla Luna. Una nuova collaborazione internazionale che porterà l’uomo oltre l’orbita terrestre. L’obiettivo non sarà solo la Luna ma anche Marte e gli asteroidi.
Un viaggio alla scoperta della natura più intima e segreta della realtà. Un viaggio fatto di uomini geniali con le loro idee rivoluzionarie. Relatore: Leonardo Avella e Ciro Sacchetti