Anno 2018

Numero 36

Marzo 2018

Programma Lunare Sovietico sotto Korolëv (Davide Borghi)
Sergej Pavlovič Korolëv fu il l principale artefice del programma spaziale sovietico, che diresse durante la corsa allo spazio tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica negli anni cinquanta e sessanta.
Una dettagliata descrizione del tentativo sovietico di battere gli americani nella corsa alla Luna. Tentativo che per poco non riuscì, forse proprio per la prematura morte di Korolëv

Come funziona un razzo? Prima parte: i razzi a combustibile liquido (Luigi Borghi)
Un trattato articolato per indagare ed a spiegare in modo comprensibile
tutti gli aspetti di un razzo, senza pretendere di fornire la preparazione per la progettazione di un multistadio, ma dando la possibilità di comprenderne le difficoltà, le scelte e le caratteristiche.

Ha senso farsi congelare poco prima di morire? (Leonardo Avella)
Le istruzioni per la crioconservazione, ossia farsi congelare dopo la morte, nella speranza che nel futuro qualcuno possa essere in grado di risvegliarvi.
Sono molte le cose da tener presente e non tutte potrebbero essere positive


Numero 37

Giugno 2018

Storia di Darwinismo a Modena (Stefano Minarelli)
Testo adattato da Davide Borghi
L’articolo cerca di ricostruire una pagina poco nota della vita intellettuale modenese nella seconda metà del diciannovesimo secolo.
L’obiettivo e’ quello di fornire un quadro il più possibile attendibile del clima culturale vissuto in città successivamente alla traduzione dell’Origine delle Specie di Charles Darwin. Un piccolo contributo allo studio delle attività di una piccola ma dinamica comunità scientifica italiana negli anni che seguirono l’unificazione del Paese, attività troppo spesso trascurata dagli storici della scienza

Come funziona un razzo? Seconda parte: i razzi a combustibile solido (Luigi Borghi)
Dopo aver compreso il funzionamento dei razzi a combustibile liquido, in questa seconda puntata viene spiegato il funzionamento dei razzi a combustibile solido. Pro e contro di un approccio diverso della propulsione a razzo

La NASA ha deciso di inviare un elicottero su Marte (Luigi Borghi)
L’elicottero Mars, un piccolo elicottero rotante autonomo, viaggerà con la missione di rover di Mars 2020 della NASA, attualmente in programma per il lancio nel luglio 2020. Una dettagliata descrizione di questa innovativa missione

Kilopower, il generatore nucleare della NASA (Luigi Borghi)
Per le missioni nello spazio profondo sono usati da tempo generatori a radioisotopi al plutonio, come sorgente di energia. La ricerca di fonti continuative di grande potenza elettrica per lunghi periodi ha portato ad un nuovo progetto della NASA di un generatore nucleare chiamato KRUSTY (Kilopower Reactor Using Stirling TechnologY).

Universo “Sottovuoto” (Roberto Castagnetti)
Il racconto della nascita dell’Universo accompagna l’Uomo da millenni.
Miti, leggende e racconti hanno cercato di svelare il mistero delle origini
Ora abbiamo un nuovo racconto, sviluppato con la scienza, che descrive la nascita di un cosmo che abbiamo compreso essere immenso oltre l’immaginabile. Immenso e vuoto. Una nascita che possiamo definire come una … “trasformazione del vuoto”


Numero 38

Settembre 2018

Il Programma Lunare Sovietico dopo Korolëv (Davide Borghi)
Il Programma Spaziale Sovietico, asse portante dell’esplorazione spaziale nel XX secolo, si puo’ idealmente dividere in due parti: prima e dopo Korolev, il suo principale ideatore e ispiratore, anche dopo la sua morte, avvenuta il 14 Gennaio 1966.
Nel numero 36 è stata descritta la prima parte, in questo articolo la seconda.
Alla fine della corsa alla Luna, i sovietici avevano sviluppato la tecnologia e le capacità per raggiungere la Luna anche con missioni abitate. Ma non hanno mai fatto l’ultimo passo, più che altro per ragioni politiche e di budget: sarebbero comunque arrivati secondi in una corsa a due.

Come funziona un razzo? Seconda parte: i razzi elettrici (Luigi Borghi)
I razzi “chimici”, descritti nei due precedenti numeri (36 e 37), hanno caratteristiche di spinta che li rendono, per ora, gli unici in grado di sollevare un peso da Terra e portarlo in orbita, ma hanno bisogno di combustibile chimico per generare energia e propellente, da far fluire dal getto di scarico, per generare spinta. In questa terza parte vengono descritti i motori a razzo elettrostatici, che utilizzano campi elettrici per accelerare particelle ionizzate, con un bel risparmio di peso. Ma come in tutto: c’è un pro e un contro.

Biosensori fra le stelle per le analisi a distanza (Fiammetta Tarallo)
La missione vita. Un team dell’Università di Bologna ha progettato l’esperimento portato a termine da Paolo Nespoli. I risultati della ricerca svolta sulla Stazione spaziale.

Storie incredibili: Ivan Ivanovich (Ciro Sacchetti)
Storia di un personaggio sconosciuto o poco conosciuto a tutti quelli che si avvicinano al mondo dell’Astronautica … anzi della Cosmonautica.
Ivan Ivanovich è uno dei protagonisti della corsa allo spazio da parte dell’Unione Sovietica. Venne impiegato in ben due lanci sperimentali sulle Korabl’-Sputnik impiegate nel programma Vostok, per poi sparire nel nulla e ricomparire in un’asta dove venne acquistato dal miliardario Ross Perot. Com’è possibile? Il mistero verrà svelato nell’articolo.

Storie incredibili: Elon Musk e la nascita di SpaceX (Leonardo Avella)
Molti conoscono Elon Musk per i suoi successi con Tesla e SpaceX.
Forse non tutti sanno che le sue aziende hanno rischiato di fallire più volte. Ecco il racconto di uno di questi momenti, che risale agli albori di SpaceX.


Numero 39

Dicembre 2018

Come funziona un razzo? Quarta ed ultima parte: i razzi nucleari (Luigi Borghi)
Ultima parte della rassegna sui diversi modi di spingere un’astronave nello spazio.
L’energia nucleare fu la prima, dopo lo sviluppo dei razzi “chimici” ad essere studiata come propulsore. Alla fine degli anni ’50 furono anche creati dei prototipi senza però arrivare a qualcosa di utilizzabile concretamente. Oggi ci sono segnali che fanno pensare che forse questa tecnologia riprenderà da dove era rimasta per svilupparsi pienamente.

Impatti … meglio evitarli (Roberto Castagnetti)
La superficie terrestre ha subito un pesante bombardamento quando la Terra si era appena formata. Col tempo la frequenza degli impatti meteorici è diminuita ed ora è piuttosto rara. Si stanno studiando evidenze di impatti significativi che potrebbero avere avuto effetti sulle condizioni di vita di gruppi umani, sia in epoca preistorica che più recente. La storia non è però finita, altri oggetti stanno percorrendo rotte interplanetarie che prima o poi potrebbero incrociare il nostro pianeta. Programmi di ricerca e osservazione dei cosiddetti Near-Earth Objects (NEO) sono quindi molto importanti per la messa a punto di contromisure che i nostri antenati non avevano.

Come risolvere il problema della CO2 (Leonardo Avella & Luigi Borghi)
Quanti alberi servirebbero per azzerare l’aumento di CO2 nel nostro pianeta?
Leonardo Avella e Luigi Borghi cercano di rispondere a questa intrigante domanda andando inevitabilmente ad affrontare anche altri aspetti al contorno del quesito. Una interessante ed approfondita analisi di un problema ormai … molto serio
.

Circolo di Osservazione Scientifico-tecnologica di Modena. Missione: divulgare scienza a tutti